Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Ripensa ad una volta in cui hai atteso qualcosa o qualcuno, che sia una persona cara o un evento importante. Quando tieni tanto a ciò che attendi non ti distrai. Stai attento, cogli la realtà intorno a te in maniera nuova. Il cuore è rivolto a quel momento che aspetti.
Ricordo benissimo quando da bambina aspettavo il rientro di mio padre da qualche viaggio, felice di riabbracciarlo e felice del fatto che sicuramente mi avrebbe portato un bel regalo… Non mi ha mai deluso! I miei occhi e i miei orecchi erano attentissimi, quasi rivolti verso la porta in attesa di sentire il rumore della chiave nella toppa e vedere la porta aprirsi. L’attesa è così: se chi attendi ti sta a cuore, allora attivi tutti i sensi e tutto è orientato a quel momento, a quel ritorno, a quell’abbraccio.
Tutto il capitolo 13 in Marco è un invito a far attenzione, a vegliare. Vegliare in attesa di un ritorno che non è ipotizzato, ma per Gesù è certo.

Impariamo, ogni giorno, ad avere nel cuore anche noi questa certezza: il Signore ritorna sempre! Torna sulle tue ferite come balsamo, torna nella gioia per condividerla con te, torna nello scoraggiamento e ti mette dentro il desiderio di riprovare. Torna nell’inatteso e ti stupisce.
Inizia questo nuovo Avvento provando a scorgere quegli “indizi” che ti permettono di captare i segni del “ritorno”. Vivi quest’attesa non con la disperazione di chi è disilluso, ma con la fiducia dei figli di Dio che mentre attraversano la “notte” sanno già che stanno andando incontro alla “Luce”. Gustare il ritorno è già possibile, ora, mentre vivi l’attesa… è sempre la fede che fa la differenza!

«Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà»

di Roberta La Daga Ap