il “Cantico dei Cantici”
UN CANTICO D’AMORE

Il nostro cammino nella Bibbia vuole aiutarci ad essere veramente giovani, riconquistando gli spazi tipici della giovinezza come la lealtà, il coraggio e la lotta, ma la giovinezza è anche il tempo dell’amore.
Nella Bibbia si parla tanto di amore, addirittura tutta la storia della salvezza è pensata come una storia d’amore fra Dio e il suo popolo.
C’è, però, un libro bellissimo, poco letto, che parla dell’amore ed è il Cantico dei Cantici in cui è cantato l’amore di due giovani fidanzati, Salomone e la Sulammita. Tutto il Cantico è per noi un entrare nel loro cuore, un vedere con i loro occhi e accorgerci che, quando amiamo, gli altri e le cose si trasfigurano. In questi due giovani noi viviamo I’ansia dell’amore che è cercarsi con insistenza e con coraggio.

Nel primo poema (Ct 1-2,7) leggiamo: Mi baci con i baci della tua bocca, una gioia alla quale segue l’ansia della ricerca: lei cerca lui finché non lo trova… Chi ama vede con evidenza ciò che è invisibile.

Il secondo poema (Ct 2,8-3,5) ci apre a un altro aspetto dell’amore che è quello di desiderare la presenza dell’altro: O mia colomba che stai nella fenditura della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce…

Ancora, il terzo poema del Cantico (3,6-5,1) ci fa pensare all’amore come incontro dei corpi, canto della bellezza, gioia dell’incontro sessuale: amare è gioire a causa dell’altro.

I richiami così decisi dell’amore e della sessualità sono inseriti in un clima di grande limpidezza e quell’amore pieno di passione ci lascia un sentimento profondo di purezza.
Il Cantico dei Cantici pone così i giovani come maestri d’amore.
Ci sono ancora due poemi e un’appendice che continuano nel tema fondamentale del cercarsi/non trovarsi, cercarsi/perdersi ancora. Tutto questo movimento del cuore è sempre giustificato dalla coscienza che la persona amata è unica.
Chi ama si muove, affronta la notte, cerca senza stancarsi.
In 5,7 ancora un’altra dimensione dell’amore: quella del rischio. La ragazza infatti viene scambiata dalle guardie della città per una girovaga e viene malmenata. Non trovare, non essere compresi e dunque soffrire, è ancora una dimensione concreta e profonda dell’amore: Quando l’amore vi chiama seguitelo / benché le sue vie siano ardue e ripide. / E quando le sue ali vi avvolgono / abbandonatevi a lui. / Anche se la spada nascosta fra le sue penne / può ferirvi (Gibran, Il profeta). 

(estratto da un articolo di Luigi Vari, Rubrica: “I giovani nella Bibbia”, rivista SE VUOI)

 

La Parola nella mia vita…

–  Una dimensione dell’amore è il rischio.

–  Per chi o per cosa voglio rischiare nella mia vita

–  Provo a scrivere il mio “cantico”… a che punto sono nel cammino dell’amore?

 


La mia preghiera

Donaci, Signore, occhi per vedere le necessità del mondo
e un cuore per amare l’universo che tu ami.
Donami un cuore di carne, non un cuore di pietra,
per amare Dio e gli uomini;
donami il tuo stesso amore
per amare veramente, dimentico di me stesso.
Signore, ho bisogno dei tuoi occhi: dammi una fede viva.
Ho bisogno del tuo cuore: dammi una carità a tutta forza.
Ho bisogno del tuo soffio: dammi la tua sapienza,
per me e per la tua Chiesa.
Dammi la capacità di compiere pienamente ciò che tu mi chiedi.

Leon-Joseph Suenens