Sete di Dio 1La maggior parte dei giovani di oggi non hanno mai incontrato Madre Teresa; molti di loro hanno soltanto una vaga idea di chi fosse e forse la mettono soltanto in relazione con uno di quei famosi ritratti di una anziana suora piena di rughe avvolta in un sari indiano; alcuni di loro hanno forse solo sentito nominare il suo nome. Eppure, la maggior parte della gente la mette in relazione con l’amorosa e tenera attenzione ai più poveri tra i poveri, perché questo è ciò che il suo nome ora significa.

Una nota informativa: Madre Teresa nacque con il nome di Gonxha Agnes Bojaxhiu il 26 agosto 1910 a Skopje, la figlia minore di genitori albanesi, Nikola e Drane Bojaxhiu. Nonostante la morte del padre, quando lei aveva otto anni, la madre seppe procurare per i tre figli una solida educazione cattolica.

Nel 1928, desiderosa di diventare una missionaria, Gonxha entrò nella congregazione delle Suore di Loreto (IBVM) in Irlanda e pochi mesi dopo partì per l’India. Prese i primi voti come suora di Loreto nel maggio 1931 e i voti perpetui nel maggio 1937. Da questo momento in poi sarà conosciuta con il suo nome da religiosa: Madre Teresa. Durante i 20 anni trascorsi come insegnante a Calcutta, si fece notare per la sua dedizione, il suo zelo, la sua generosità nel lavoro e la sua gioviale disposizione. Era molto amata e rispettata dalle consorelle e dagli studenti a cui insegnava.

Il 10 settembre 1946, ricevette da Gesù la chiamata “di abbandonare tutto e di servirLo nei più poveri tra i poveri”. Nel 1948, dopo aver ottenuto l’autorizzazione ecclesiastica, lasciò l’ordine di Loreto per iniziare il suo nuovo apostolato nei bassifondi di Calcutta.

Attratte dalla forza del suo esempio di amore e servizio ai più poveri, altre giovani donne presto si unirono a lei. Pertanto le Missionarie della Carità – la congregazione religiosa fondata da Madre Teresa – furono ufficialmente riconosciute il 7 ottobre 1950. Lo scopo della congregazione è di saziare l’infinita sete di Gesù di amore e di anime, lavorando instancabilmente per la salvezza e la santificazione dei più poveri tra i poveri.

Sete di Dio 2

Con lo scopo di estendere la sua missione di amore, Madre Teresa successivamente iniziò i rami delle Sorelle Contemplative, dei Fratelli Attivi e Contemplativi e dei Sacerdoti. Attrasse anche molti laici che ora condividono la sua missione come collaboratori o volontari. Al momento della sua morte a Calcutta, il 5 settembre 1997, c’erano 3842 sorelle al servizio dei poveri in 594 case in 120 nazioni. Nel 2015, il numero delle sorelle è salito a 5150, in 758 case in 139 nazioni; il numero dei Fratelli attivi è di 391, in 69 case in 21 nazioni e dei Fratelli contemplativi 48 in 8 case in 5 nazioni e 37 Sacerdoti presenti in 9 case in 5 nazioni.

Con il suo infaticabile servizio, Madre Teresa è diventata una testimonianza viva dell’amore tenero e misericordioso di Dio per gli ultimi, i più poveri tra i poveri.

È stata riconosciuta come una icona della misericordia verso tutti, ma specialmente i non amati, i non voluti, gli abbandonati, perché ha saputo offrire un aiuto immediato ma anche efficace a coloro che vivono ai margini della società. Tutta la sua opera era fondata sulla base di una relazione con Gesù estremamente profonda e intima. Le sue giornate erano permeate di preghiera, e da quell’unione con il Signore nella preghiera, specialmente nell’Eucaristia, si recò in tutta fretta, come fece Maria, per portarLo agli altri. Con un profondo senso di umiltà, spesso ripeteva “Sono soltanto una matita nelle mani di Dio”. Eppure Dio ha usato questo strumento tanto semplice e docile per trasmettere il suo messaggio di amore e speranza a tutto il mondo.

Da un messaggio di Madre Teresa
ai giovani degli Stati Uniti d’America

“Scoprite l’amore tenero di Dio per voi. Dio ha sete che voi abbiate sete di Lui. Scoprite la ricchezza dell’amore tenero di Dio per voi. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza – rendendoci capaci di conoscerLo, di amarLo e di servirLo in questo mondo, in modo da essere felici con Lui per sempre nella vita che verrà. Questo è il vero scopo della vita. Per poter vivere le nostre vite con questo fine, esse devono essere intessute di  preghiera. Devono essere intessute di Cristo.
Cercate di amare Dio con tutto il cuore e desiderate ardentemente di incontrarLo. In questo modo saziate la sete di Dio che ha sete che noi abbiamo sete di Lui. Gesù, Dio che si è fatto uomo, è venuto a rivelarci Dio. Ascoltate in preghiera e con fede profonda i suoi insegnamenti e sforzatevi di fare ciò che vi chiede. Perché Gesù ci dice: “Se mi amate, sarete fedeli ai miei comandamenti, e mio Padre vi amerà e Noi verremo ad abitare in voi”.
Gesù ci dice anche: “Amatevi l’un l’altro come Io vi ho amati. Come il Padre ha amato Me, Io vi amo.” È costato dolore a Gesù, l’amarci. Sì. Gli è costato tanto dolore.
E per far sì che non dimentichiamo questo Suo grande amore, si è fatto Pane di Vita, per saziare la nostra fame del Suo amore, la nostra fame di Dio – perché siamo stati creati per quell’amore – e per darci la forza di essere fedeli ai Suoi comandamenti. Gesù si è fatto anche quell’affamato, quell’assetato, quella persona sola, per rendere possibile per noi ricambiare il Suo amore.
Perché Gesù dice: “Qualunque cosa facciate al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatta a me”. Gesù è affamato del nostro amore e questa è anche la fame della nostra povera gente. Questa è la fame che tu ed io dobbiamo incontrare. Potrebbe essere nella nostra stessa famiglia.
Possiate mantenere nei vostri cuori questa gioia di amare Gesù, e condividerla con tutti quelli che incontrate. Questa gioia irradiante è qualcosa di reale, perché voi non avete alcuna ragione per non essere felici, perché avete Cristo con voi – Cristo nei vostri cuori, Cristo nell’Eucaristia, Cristo nel Povero che incontrate, Cristo nel sorriso che offrite e nel sorriso che ricevete. Sì, dovete vivere le vostre vite meravigliosamente senza permettere allo spirito mondano che fa del potere, della ricchezza e del piacere altrettanti dèi, di farvi dimenticare che voi siete stati creati per cose più grandi – per amare e per essere amati.

Affido voi tutti a Maria, la Vergine meravigliosa, Madre di Dio, che Gesù, nel momento in cui stava appeso alla croce per amor nostro, ci ha donato perché diventasse anche la nostra madre. Possa l’Immacolato Cuore di Maria guidare e aiutare ciascuno di voi a rispondere alla chiamata di Cristo con quel coraggio e quell’entusiasmo che sono tipici dei giovani, che voi possiate essere messaggeri autentici dell’amore di Dio nel mondo”.

a cura di p. BRIAN Kolodiejchuk,
Missionario della Carità e Postulatore
per la canonizzazione di M. Teresa (SE VUOI 5/2016)