Scegliere è importante perché è un’espressione e una condizione di libertà: chi non può scegliere, anche se si tratta di essere forzati a fare cose buone in sé, non realizza appieno la propria umanità. La libertà infatti è una caratteristica essenziale della persona umana, e solo le azioni compiute liberamente sono degne dell’uomo.

Scegliere bene è oggi un’arte che non tutti esercitano, si richiede infatti la capacità di fermarsi e “rientrare in se stessi”, per esercitare un discernimento che smascheri i condizionamenti, attenui la forza delle emozioni, aiuti a scoprire dove sta la cosa giusta da fare.

…Oggi riesce ad essere coerente solo chi ri-sceglie chi acquisisce continuamente nuove motivazioni per perseverare nelle scelte. Chi si ferma alla decisione presa in precedenza, rischia di vedere crollare le proprie certezze sotto l’urto dei continui cambiamenti ed assestamenti cui è sottoposta l’esistenza.

Se dovessi dare un consiglio, direi alle coppie di non far mai morire del tutto gli atteggiamenti del fidanzamento: anche se il rapporto si trasforma e si matura, è importante non dare nulla per scontato e “conquistare” l’altro ogni giorno.

Ai consacrati suggerirei di mettere alla prova la propria scelta in contesti e situazioni diverse, che obblighino a ringiovanire la motivazione e a riqualificare se stessi.

A tutti i giovani suggerisco di vivere la quotidianità con consapevolezza e stupore niente di ciò che accade è davvero dovuto o scontato l’esistenza non è una sequenza di accadimenti giustapposti senza alcun senso o legame.

Mons. Paolo Giulietti, vescovo
(Se Vuoi 2006 – Dossier …per Scegliere)